Mindfulness: Giornata Intensiva

GIORNATA INTENSIVA DI MINDFULNESS

UN INCONTRO DI RICHIAMO ALLA PRATICA
DEDICATO A CHI HA GIÀ PARTECIPATO A
PERCORSI MBSR o MBCT

Chi può partecipare?

Possono partecipare tutti coloro che hanno già svolto gruppi MBSR o MBCT

 

Come iscriversi?

Per iscriversi basta inviare una email a info@tagesonlus.org, chiamare il numero 055-679037 o compilare questo form.

 

Come funziona?

La giornata intensiva rappresenta un momento fondamentale per la pratica mindfulness in contesti di gruppo. I partecipanti sperimenteranno momenti di piena consapevolezza attraverso la pratica e la condivisione di specifiche meditazioni. Il costo per l’intera giornata è di euro 50

Scarica la brochure qui:

MINDFULNESS GIORNATA INTENSIVA

 

La promozione del benessere psicologico nell’infanzia e nell’adolescenza

Un incontro gratuito ed aperto a tutti, dedicato specialmente a genitori ed insegnanti, per diffondere una cultura del benessere e conoscere da vicino lo staff di Tages Onlus specializzato in età evolutiva.
Al termine dell’evento ci sarà uno spazio di approfondimento per le domande a cui risponderanno i professionisti della nostra equipe.

 


  • LO SVILUPPO DEL BAMBINO TRA MENTE E CORPO – Dott.ssa Alessandra Gamucci (Neuropsichiatra Infantile)

 

  • I MILLE DUBBI SULLO STRESS EVOLUTIVO: NON SOLO GLI ADULTI SI STRESSANO – Dott.ssa Alessandra Gamucci (Neuropsichiatra Infantile) e Dott.ssa Giulia Mori (Psicologa Psicoterapeuta)

 

  • SEGNALI E PROSPETTIVE DEL MalESSERE IN ETÀ EVOLUTIVA – Dott.ssa Gloria Leonardi (Psicologa esperta in Neuropsicologia) e Dott.ssa Azzurra Morrocchesi (Logopedista)

 

  • LA CONSULENZA PSICOLOGICA PER I FIGLI, TRA RESPIRI E SOSPIRI: IN COSA CONSISTE ? – Dott.ssa Giulia Mori (Psicologa Psicoterapeuta) e Dott.ssa Gloria Leonardi (Psicologa esperta in Neuropsicologia)

 

  • PROMUOVERE IL BenESSERE PRATICANDO LA PREVENZIONE – Dott.ssa Gloria Pansolli (Psicologa Psicoterapeuta e Insegnante Mindfulness), Dott.ssa Giulia Mori (Psicologa Psicoterapeuta), Dott.ssa Elisa Franchi (Psicologa Psicoterapeuta) e Dott.ssa Azzurra Morrocchesi (Logopedista)

 


 

L’incontro si svolgerà presso il Centro Clinico di Tages Onlus a Firenze, in Via della Torretta 14 (Zona Campo di Marte).

La partecipazione è gratuita ma è gradita l’iscrizione scrivendo una email a info@tagesonlus.org, chiamando il nostro Centro Clinico (055 679037) oppure compilando il form di iscrizione. Il numero di posti è limitato.

SCARICA LA BROCHURE IN PDF: LOCANDINA 13 GENNAIO KIDS

 

GIORNATA INTENSIVA del corso MBSR – Mindfulness Based Stress Reduction

La Mindfulness è un approccio consapevole al nostro vivere che si rivolge a chiunque desideri ritrovare una dimensione di autenticità nell’esistenza quotidiana (Kabat- Zinn, 1997), ossia a chiunque, in salute o in malattia, desideri raggiungere un livello più alto di benessere psico-fisico.
Il corso propone una nuova modalità per entrare in contatto con le proprie esperienze, promuovendo lo sviluppo di risorse personali al fine di padroneggiare le situazioni di cili della vita.
L’approccio Mindfulness infatti insegna a riconoscere le fonti di stress, a rispondere agli stimoli invece che a reagire impulsivamente, rigenerando le proprie risorse interiori.
Il programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) è un programma scientifico sviluppato in ambito medico da Jon Kabat- Zinn presso la “University of Massachusetts – Medical School-Center for Mindfulness”. Proposto in più di 400 ospedali negli Stati Uniti e in Europa, ad oggi è stato completato da più di 50.000 persone.

SCARICA LA LOCANDINA DEL CORSO: PDF

Incontro con l’autore – Fabrizio Didonna

“Mindfulness-Based Cognitive Therapy for Obsessive Compulsive Disorder”

di F. Didonna


Fabrizio Didonna presenta quello che è da molti considerato il protocollo mindfulness di riferimento per il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (DOC). Il manuale in uscita con la Guildford viene presentato in anteprima, evidenziando sia la prolifica integrazione tra mindfulness e terapie cognitivo-comportamentali, sia i dati di efficacia negli studi condotti in Italia (Casa di Cura Villa Margherita) e all’estero (Shangai vaUniversity). Mindfulness-Based Cognitive Therapy for Obsessive Compulsive Disorder rappresenta il primo protocollo standardizzato e manualizzato basato sulla mindfulness per DOC.


L’evento fa parte di un ciclo di incontri dedicati alla presentazione di testi di recente uscita ed inerenti la psicologia e la psicoterapia, organizzati da Tages Onlus e patrocinati dalla SITCC (Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva).

La partecipazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione scrivendo una email a info@tagesonlus.org oppure compilando il form di iscrizione.

Il numero di posti è limitato.

SCARICA LA BROCHURE:

PDF

LINK DI RIFERIMENTO:

Fabrizio Didonna

Isimind

Guildford

I Nostri Reportage: Incontro con Nicola Petrocchi

Citazione Consigliata: Cheli, S. (2017). I Nostri Reportage: Incontro con Nicola Petrocchi [Blog Post]. Retrieved from: https://www.tagesonlus.org/2017/11/14/i-nostri-reportage-incontro-con-nicola-petrocchi/

 

Ad uno sguardo distratto e poco informato una terapia focalizzata sulla compassione può risultare cosa di poco conto o quantomeno a rischio di banalità. Altro pregiudizio a cui un lettore prevenuto potrebbe indulgere è quello di un modello interessato a compiacere l’altro senza quindi basarsi su solide basi cliniche e sperimentali. Devo ammettere che anche chi scrive si è approcciato alla Compassion Focused Therapy (CFS) con molti preconcetti e poche speranze. La prima volta che ebbi l’occasione di ascoltare Paul Gilbert, lo sviluppatore della CFS, mantenni tali pregiudizi fino alla conclusione del suo primo blocco di slide in cui rimarcava l’universalità del concetto di compassion nell’esperienza umana e non solo. Dopo questa introduzione infatti, Gilbert ripercorse i fondamenti neurobiologici e clinici del suo approccio, approfonditi e sperimentati per oltre 30 anni. Ed io compresi di dover e voler aggiornarmi su un nuovo ambito di studio a partire da “La Terapia Focalizzata sulla Compassione. Caratteristiche Distintive” (Gilbert, 2012), la cui edizione italiana è stata curata e tradotta da Nicola Petrocchi.

La storia professionale di Gilbert è forse meglio comprensibile situandola in un’area prevalente di intervento e in un contesto teorico di riferimento: rispettivamente la depressione e la psicologia evoluzionistica. Già nella prima metà degli anni ’80 esce la sua prima formulazione teorica basata su un assunto paradossale: se la depressione è così diffusa a prescindere dai contesti socio-culturali e dalle ere, non possiamo non chiederci come e perchè si sia evoluta, ma soprattutto non possiamo non assumere che si sviluppi attraverso un pattern psicobiologico di risposta con un suo fondamento evoluzionistico e quindi un vantaggio evolutivo (Gilbert, 1984). A partire da questa affermazione e dalla successiva elaborazione possiamo infine comprendere la CFT.

Da un punto vista evoluzionistico la depressione sembra evidenziare un pattern di sviluppo e mantenimento fortemente connotato da una dimensione sociale e relazionale: (i) in termini etologici si caratterizza per comportamenti remissimi; (ii) separazione e perdita sono due tra le cause più comuni; (iii) un tono dell’umore basso ha il vantaggio di segnalare sottomissione ed helplessness ad individui dominanti e potenziali caregiver; (iv) una sconfitta in un confronto sociale o la perdita di rango produce una riduzione nei livelli di serotonina associati a loro volta alla patologia depressiva (Brüne, 2016, pp. 183-194). Quello che sembra emergere è quindi che la depressione e le sue sequele comportamentali, emotive, cognitive ed interpersonali, entro un certo livello, possano offrire un vantaggio adattativo in una specie fortemente connotata da una elevatissima complessità sociale.

E su queste basi Gilbert ha sviluppato un modello ancorato su evidenze cliniche e sperimentali che presuppongono che gli umani abbiano evoluto degli specifici sistemi cerebrali che permettono di percepire un senso di sicurezza, rassicurazione e sollievo e che tutto questo è connesso con l’essere oggetto di cure ed affetto (Gilbert, 1992). Così la CFT si evolve come un modello clinico basato su quei meccanismi emotivi, cognitivi ed interpersonali connessi alla compassione genericamente intesa come “una profonda consapevolezza della propria ed altrui sofferenza, conessa con il desiderio ed il tentativo di alleviarla” (Gilbert, 2009, p. 3).

Durante la presentazione tenutasi a Tages Onlus, Nicola Petrocchi ha chiaramente delineato questo cammino personale e professionale di Paul Gilbert con il quale si è formato e collabora, al punto da aver fondato la sezione italiana della Fondazione Compassion Mind. La relazione ha inoltre permesso di comprendere concretamente, al di là degli assunti teorici e delle evidenze scientiche, come la CFT rappresenti un coerente modello di inquadramento e trattamento della psicopatologia. Gli interventi proposti offrono un interessante piano di intervento clinico che possiamo ricondurre agli approcci della cosiddetta Terza Onda della CBT e a quelle caratteristiche transdiagnostiche, contestualistiche e relazionali che definiscono modelli affini alla CFT stessa (Hayes, 2004). Gilbert ha infatti sviluppato un insieme di metodi terapeutici e di concettualizzazione della sofferenza umana che, senza dimenticare i gold-standard della CBT, mostrano la loro efficiacia in una cornice originale ed innovativa di acceptance e mindfulness che Petrocchi ha ben rimarcato tramite  alcuni esercizi esperienziali.

Sempre ricordandosi come “queste tecniche cognitive e mindful non servono semplicemente ad esplorare delle evidenze alternative, ma a divenire più consapevoli dei nostri stessi processi di mentalizzazione” (Liotti & Gilbert, 2011, p. 21).

 

Simone Cheli

Presidente Tages Onlus

 

Bibliografia

Brüne, M. (2016). Textbook of Evolutionary Psychiatry and Psychosomatic Medicine The Origins of Psychopathology. Second Edition. Oxford: Oxford University Press.

Gilbert, P. (1984). Depression: From Psychology to Brain State. London: Lawrence Erlbaum.

Gilbert, P. (1992). Human Nature and Suffering. London: Lawrence Erlbaum.

Gilbert, P. (2009). The Compassionate Mind. London: Robinson.

Gilbert, P. (2012). La Terapia Focalizzata sulla Compassione. Caratteristiche Distintive. Milano: Franco Angeli.

Hayes, S. C. (2004). Acceptance and Commitment Therapy and the New Behavior Therapies: Mindfulness, Acceptance and Relationship. In S. C. Hayes, V. M. Folette, & M. M. Linehan (Eds.), Mindfulness and Acceptance. Expanding the Cognitive Behavioral Tradition (pp.1-29). New York: The Guildford Press.

Liotti, G., & Gilbert, P. (2011). Mentalizing, Motivation, and Social Mentalities: Theoretical Considerations and Implications for Psychotherapy. Psychology and Psychotherapy: Theory, Research and Practice, 84: 9–25.

Introduzione alla Mindfulness

La mindfulness è un approccio innovativo ed efficace per affrontare lo stress e riappropriarsi del proprio benessere. Si è dimostrato particolarmente utile nel superare l’ansia, i sintomi depressivi e numerosi altri problemi che affliggono molte persone oggigiorno. Grazie alle sue tecniche di semplice applicazione, la mindfulness rappresenta un fondamentale supporto per chi, a causa di problemi cronici di natura fisica o psicologica, si trova a dover gestire un vissuto di costanti preoccupazioni. Durante l’evento verrà presentato anche il nuovo corso MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) in partenza ad Ottobre presso Tages Onlus.


GLI OBIETTIVI:
Conoscere la mindfulness
Sperimentare le sue tecniche


A CHI SI RIVOLGE:
L’incontro è gratuito ed aperto a tutti


I CONDUTTORI:

Simone Cheli
Psicologo-Psicoterapeuta. Docente in Master di Mindfulness clinica in Italia e all’estero (Ordine Psicologi Toscana n°4507)

Gloria Pansolli
Psicologa-Psicoterapeuta. Insegnante di protocolli clinici basati sulla Mindfulness (Ordine Psicologi Toscana n°6791)

Sefora Di Natale
Psicologa. Insegnante di protocolli clinici basati sulla Mindfulness (Ordine Psicologi Toscana n°7004)


I TEMI TRATTATI:
Origini e applicazioni della mindfulness

Struttura degli interventi

Il protocollo MBSR

La mindfulness con adulti e bambini

Esercitazione esperienziale sulla pratiche della mindfulness


COME ISCRIVERSI:
La partecipazione è gratuita ma richiede l’iscrizione che può essere effettuata telefonicamente (+ 39 055 679037), via email (info@tagesonlus.org) o attraverso il form di contatto del sito.


Per scaricare la locandina dell’evento: PDF

Per scaricare la brochure del corso MBSR: PDF

 

 

I Nostri Reportage: Incontro con Simone Cheli

Citazione Consigliata: Di Natale, S. (2017). I Nostri Reportage: Incontro con Simone Cheli [Blog Post]. Retrieved from: https://www.tagesonlus.org/2017/05/02/i-nostri-reportage-incontro-con-simone-cheli/

 

Uno degli errori che possiamo commettere in presenza della parola cancro è assumere un atteggiamento di non interesse per questa tematica. Il cancro interessa tutti e lo fa con alcuni in modo diretto, con altri colpendo un familiare, un amico, un conoscente o semplicemente una persona cara di qualcuno per noi significativo. Il dott. Cheli, sabato 22 aprile, ha presentato l’uscita dell’attesissimo libro di Linda Carlson e Micheal Speca: “Affrontare il cancro con la Mindfulness. Un programma per far fronte alle terapie e ritrovare il senso della propria vita”(Carlson & Speca, 2017).

L’MBCR (Mindfulness-Based Cancer Recovery) (Carlson et al. 2003) rappresenta una declinazione del primo programma di mindfulness nato presso l’University of Massachusets School of Medicine da Jon Kabat-Zinn: l’MBSR – Mindfulness Based Stress Reduction (Kabat-Zinn 1990). Gli autori, infatti, hanno riadattato il programma originario, creato inizialmente per far fronte allo stress generato in persone con dolore cronico, per rispondere alle esigenze e alle difficoltà specifiche di chi intraprende un percorso oncologico.

Oggi l’MBCR, grazie al forte interesse scientifico di Linda Carlson e Micheal Speca, vanta più di 20 anni di ricerche, i cui dati di efficacia hanno reso lo stesso programma di mindfulness, applicato a patologie fisiche, quello con più evidenze scientifiche in assoluto (Cheli & Didonna, 2017).

Il dott. Cheli, che da anni svolge la sua attività clinica all’interno del contesto oncologico, ha chiarito il perchè la Mindfulness risulti uno degli interventi più idonei per chi viene travolto dagli effetti fisici e psicologici che una diagnosi di cancro può produrre. Generalmente definita come il “prestare attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, rivolto al momento presente e in modo non giudicante” (Kabat-Zinn 1990) , la Mindfulness si basa su due concetti fondamentali: la mente pensa e si distrae; l’uomo può essere solo consapevole di quando questo accade e ritornare, riportando in modo gentile e non giudicante, la propria attenzione al momento presente. I programmi basati sulla mindfulness sono assimilabili ad un training attentivo, dove l’accettazione per l’esperienza del qui e ora (nelle sue dimensioni del pensare, sentire e percepire a livello sensoriale) incontrano un atteggiamento di apertura e di non giudizio, la cui assenza, il più delle volte, è alla base di una sofferenza aggiuntiva che l’uomo crea di fronte a quelle situazioni che non possono essere modificate, proprio come quelle legate alla diagnosi “Lei, signore/a ha il cancro”. La vita cambia, la mente vaga e torna al momento, al giorno, alle settimane prima che quella frase venisse pronunciata, per poi proiettarsi nel futuro portando con sé paure, ansie, timori.  Come spiegava il dott. Cheli “se sono seduto in una stanza quadrata, le sue pareti diventano inevitabilmente il mio confine, quel dato di realtà che non posso cambiare, modificare. Non posso abbattere un muro portante solo perché vorrei che la stanza del mio studio fosse più grande; quello che posso fare si limita alle possibilità che sono iscritte all’interno di quella stanza (cambiare i mobili, spostare le sedie ecc.)”. Il cancro sembra assumere le caratteristiche di quelle mura per una persona: negarlo, rimuginarci su, ruminare su quello che si poteva fare per diagnosticarlo prima, distrarsi evitandolo non modificherà di certo il fatto che è presente, anzi sarà causa di quella sofferenza che, nell’ambito della Mindfulness, viene definita sofferenza secondaria.

E allora l’unica cosa che sembra utile in termini di stress è imparare a stare con ciò, che in questo momento, sembrano essere i nostri vincoli immodificabili e gestire consapevolmente i sintomi correlati al cancro (perdita dei capelli, cambiamenti nell’immagine di sé e nell’identità, sonno e stanchezza, dolore e nausea) e gli effetti collaterali dei suoi trattamenti.

Il programma MBCR affianca dunque una parte psicoeducativa propria della condizione oncologica con una parte esperenziale (meditazioni formali e informali), in un contesto di gruppo (possibilmente rispettando l’omogeneità delle caratteristiche dei partecipanti: esempio stessa fase del trattamento ecc…) che ne rappresenta la forza e la risorsa.

Concludo questo reportage con le parole e l’incoraggiamento degli autori Carlson e Speca, che ringraziamo come Tages Onlus per la gentilezza, l’umanità e l’estrema professionalità che li contraddistingue.

Guarda il video degli autori:

 

 

Dott.ssa Sefora Di Natale

Psicologa

Iscritta all’Ordine degli Psicologi della Toscana N° 7004

 

 

Bibliografia

Carlson L.E., Speca M., Patel K.D., & Goodey E. (2003). Mindfulness-based stress reduction in relation to quality of life, mood, symptoms of stress, and immune parameter in breast and prostate cancer outpatients. Psychosomatic Medicine 65, 4, 571-81.

Carlson e L.E. & Speca M. (2017). Affrontare il cancro con la mindfulness. Un programma per far fronte alle terapie e ritrovare il senso della propria vita. Giovanni Fioriti Editore, Roma.

Cheli, S. & Didonna, F. (2017). Introduzione all’edizione italiana. In L.E. Carlson & M. Speca M., Affrontare il cancro con la mindfulness. Un programma per far fronte alle terapie e ritrovare il senso della propria vita, pp. xi-xiii. Giovanni Fioriti Editore, Roma.

Kabat-Zinn, J. (1990) Full catastrophe living: Using the wisdom of your body and mind to face stress, pain and illness. Dell, New York. Trad. it (2002).Vivere momeno per momento. Corbaccio, Milano.

Presentazione corso – MBSR

Mindfulness Based Stress Reduction

 

Programma di gestione e riduzione dello stress

 


Durante la presentazione del nuovo gruppo MBSR, in partenza a fine aprile, le conduttrici spiegheranno i benefici della mindfulness per affrontare lo stress e raggiungere un più alto livello di benessere psico-fisico, in linea con le più recenti evidenze scientifiche. Forniranno inoltre tutti i dettagli inerenti il corso e le modalità di partecipazione. 

La Mindfulness è un approccio consapevole al nostro vivere che si rivolge a chiunque desideri ritrovare una dimensione di autenticità nell’esistenza quotidiana (Kabat- Zinn, 1997), ossia a chiunque, in salute o in malattia, desideri raggiungere un livello più alto di benessere. Il corso propone una nuova modalità per entrare in contatto con le proprie esperienze, promuovendo lo sviluppo di risorse personali al fine di padroneggiare le situazioni difficili della vita. L’approccio Mindfulness infatti insegna a riconoscere le fonti di stress, a rispondere agli stimoli invece che a reagire impulsivamente, rigenerando le proprie risorse interiori. Il programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) è un programma scientifico sviluppato in ambito medico da Jon Kabat- Zinn presso la “University of Massachusetts – Medical School-Center for Mindfulness”. Proposto in più di 400 ospedali negli Stati Uniti e in Europa, ad oggi è stato completato da più di 50.000 persone.


La partecipazione alla presentazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione inviando una email a info@tagesonlus.org oppure compilando il form di iscrizione .

Il numero di posti è limitato.

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